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6 luglio 2011

Amore contro paura (Deepak Chopra)

crescita spirituale
Per sperimentare una vera sensazione di appartenenza a questo mondo dobbiamo sentirci amati. L'amore ci rassicura di essere cari a qualcuno. La sensazione opposta (una percezione peraltro comune a molte persone) consiste nel considerarsi una creatura minuscola e insignificante, sballottata in un mondo caotico. Di fronte a una sensazione del genere, l'unica reazione sana è la paura.
La religione ha provato a rassicurarci dicendoci che Dio ama ognuno di noi, ma nel contempo ha continuato ad aggrapparsi all'immagine di un Dio terrificante e vendicativo. Il motivo per cui tale dualismo non è mai stato risolto è tutt'altro che misterioso. Nessuno potrà mai incontrare Dio e chiedergli che cosa provi realmente nei nostri confronti, nè se intenda dannarci o salvarci. Da Mosè a Maometto gli uomini si sono posti di fronte a Dio facendo proprio tale domanda, e a quanto pare Dio vuole entrambe le cose.

Sfuggire alla paura affidandosi a un Dio amorevole non può funzionare, perchè se si tratta di una scelta intellettuale ci sarà sempre un margine di dubbio; se invece è una scelta emotiva potrà sempre essere intaccata. Ovviamente, quando si provano dubbio o dolore, l'amore divino non sembrerà degno della nostra fiducia. Eppure, la nostra coscienza può sperimentare il flusso dell'amore sotto forma di forza costante, indipendente dai capricci di una qualche divinità.
Gli antichi rishi indiani affermavano che la beatitudine (in sanscrito ananda) non può essere ottenuta nè persa, giacchè è parte integrante della natura della coscienza. La beatitudine nella sua forma più pura, è estasi, gioia, rapimento.
Ma la coscienza si dispiega dal non-manifesto e invisibile al manifesto e visibile. In questo suo dischiudersi, la beatitudine diventa un aspetto della natura caratterizzato da una serie di qualità. La beatitudine è:
  • dinamica: si muove e cambia
  • evolutiva: cresce
  • pervasiva: vuole penetrare ogni cosa
  • avida: cerca la pienezza
  • fonte di ispirazione: aumenta con la creazione di nuove forme da abitare
  • unificante: fa crollare i confini della separazione
In Occidente queste qualità vengono attribuite all'amore, che è beatitudine sotto un altro nome. Grazie all'amore due cuori si fondano in uno. L'amore ispira grande poesia e capolavori dell'arte, spezza le barriere che separano gli individui. C'è tutta una tradizione che venera l'amore fin dagli albori della storia documentata. Tuttavia, un fatto è certo: oggi come oggi, per colpa dello scetticismo e del materialismo viviamo in un'epoca che non conosce amore.
Certo, nessuno dei due ci chiede esplicitamente di rinunciare all'amore, ma con il loro intervento l'amore si è ridotto a chimica cerebrale, condizionamento psicologico, cure parentali più o meno buone e salute mentale. Nulla di tutto ciò è assolutamente negativo, intendiamoci, anzi può condurre a valide intuizioni.
Tuttavia, nel bene e nel male la tradizione che esaltava l'amore, considerandolo sacro, ne è uscita notevolmente indebolita. Ecco perchè ci ritroviamo a dover scoprire per conto nostro se la sua forza possa davvero essere sperimentata: la ricerca dell'amore è diventata un'altra forma di percorso spirituale.

Amo la tecnologia e i gadget, tra cui anche Twitter. Ho cominciato a inviare e ricevere centinaia di tweet, un'attività che nel complesso trovo assai intrigante. Un giorno mi è arrivata questa domanda: "Sto cercando l'amore. Come posso trovare quello giusto? E poi, esisterà davvero?" Ho risposto immediatamente: "Smetti di cercare quello giusto. Diventa tu quello giusto". E' stata una risposta istintiva, e con mia grande sorpresa ho scoperto che successivamente è stata inoltrata a due milioni di persone. In seguito ho capito che se era sembrata tanto originale, c'era un preciso motivo: l'amore è diventato un tale problema che la gente comincia a chiedersi se esista davvero. Quella risposta, che a me era sembrata del tutto naturale, ai più era parsa insolita.
Che cosa ci vuole, dunque, per essere la persona giusta, cioè trovare l'amore dentro di sè? Ci vuole assenza di paura. Non c'è bisogno di cercare l'amore: proprio come l'aria che respiriamo, esiste in quanto parte della natura, è un dato di fatto. Ma, proprio come ogni altro aspetto del Sè essenziale, può essere mascherato. In realtà, l'amore esterno è spesso irrilevante. Una persona ansiosa e depressa, o con un senso del Sè danneggiato, non si mostrerà troppo ricettiva (anzi, talvolta per nulla) ai gesti amorevoli di un'altra persona. Per trovare l'amore dobbiamo riuscire a considerarci degni di essere amati.
Il Sè essenziale si basa su un presupposto assai semplice: "Io sono amore", perchè è proprio ciò che siamo, originariamente. Ma in un mondo di valori conflittuali, persino questa semplice affermazione assume sfumature confuse e complesse. La nebbia dell'illusione produce paura. Una volta rimossa la paura, ciò che resta è l'amore.


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