5 novembre 2010
Cervello e Coscienza primaria (Joe Dispenza)
Il cervello è l'organo del sistema nervoso centrale che ha il maggior numero di neuroni raggruppati assieme. Quando vi sono neuroni in grande quantità, abbiamo l'intelligenza. In effetti, il cervello è formato da qualche centinaio di miliardi di neuroni che sono connessi in una miriade di modelli tridimensionali. Le diverse combinazioni di questi miliardi di neuroni collegati gli uni agli altri e che si attivano in sequenze uniche sono i collegamenti neuronali o reti neuronali, come sono affettuosamente chiamate dagli scienziati. Quando le cellule nervose si associano e formano nuove connessioni, è perchè abbiamo imparato qualcosa di nuovo. Perciò, il nostro apprendimento individuale come pure le esperienze personali, ci cambiano. Le cellule nervose, o neuroni, sono estremamente piccole. 30-50.000 all'incirca, possono stare sulla punta di uno spillo. In una parte del cervello chiamata corteccia, ciascuno cellula nervosa ha la possibilità di connettersi con altre 40-50.000 cellule nervose. In un'altra parte del cervello chiamata cervelletto, le cellule nervose hanno un potenziale di connessione con altre cellule nervose fino a un milione.
Poichè il cervello umano può produrre così tante possibili connessioni tra i neuroni, e poichè i neuroni sono cellule uniche che possono comunicare direttamente tra loro, il cervello è in grado di elaborare il pensiero, eseguire delle azioni, dimostrare comportamenti, speculare su delle possibilità, ricordare esperienze e imparare cose nuove, per citarne solo alcune. Per questo il cervello è lo strumento che agevola la consapevolezza cosciente. Parliamo ora della coscienza. La coscienza non è la stessa del cervello. Pensate alla coscienza come a ciò che abita e occupa questo bio-computer chiamato cervello. Abbiamo la capacità di pensare, e allo stesso tempo, osservare il processo del nostro pensiero. La coscienza è la consapevolezza del nostro sè e del mondo che ci circonda. Allo stesso modo, è quell'intelligenza in noi che costantemente e consciamente ci dà la vita, in ogni momento.
Perciò ci sono due elementi della nostra coscienza. Parte della coscienza mantiene il libero arbitrio della persona - la parte di voi e di me che è una personalità pensante con i nostri tratti e caratteristiche individuali. Questo è l'aspetto cosciente di noi stessi con certe qualità uniche. E' soggettivo e perciò ha la capacità di imparare, di ricordare, di creare, di sognare, di scegliere e persino di non scegliere. Chiameremo questa parte della coscienza, coscienza secondaria.
L'altro elemento della coscienza, che chiameremo coscienza primaria o subconscio, ha a che fare con la consapevolezza intelligente in noi che ci dà la vita quotidianamente. Questo è un sistema di consapevolezza che è separato dalla mente cosciente. E' quello che mantiene in ordine il nostro corpo. Perciò, come un bio-computer, il cervello ha la capacità di elaborare milioni di funzioni automatiche ogni secondo a livello cellulare come pure ad un livello aggregato, del quale noi non ci rendiamo conto consciamente. Parti specifiche del cervello hanno un'anatomia specializzata per amministrare questi processi rudimentali. Questi sono gli aspetti della salute e della vita che diamo per scontati ogni giorno, i sistemi che controllano il nostro cuore, digeriscono il nostro cibo, filtrano il nostro sangue, rigenerano le cellule e organizzano persino il nostro DNA.
Quest'intelligenza è molto più sapiente della personalità del nostro sè (anche se pensiamo di sapere tutto). Ci vuole una coscienza grande e illimitata per essere così responsabili di tutte queste funzioni. Pochi si soffermano a riconoscere il suo potere, volontà e intelligenza.
Quest'aspetto della coscienza è quello che dà la vita a tutte le cose. E' obiettivo e costante. E' il campo quantico, la sorgente, il punto zero e il vuoto. E' l'Osservatore che osserva, mantiene e collassa il campo quantico nella forma fisica. E' un'intelligenza vera con un'energia quantificabile, o forza, che è innata in tutte le cose. E', letteralmente, la vita. La fisica quantistica, come stiamo imparando, inizia appena ora a misurare questo campo di potenziali.
Noi, come esseri umani, possediamo entrambi gli elementi della coscienza; abbiamo il libero arbitrio di scegliere la vita come ci piace e, allo stesso tempo, una qualche grande intelligenza ci dà e ci permette la vita ogni secondo. Siamo consciamente consapevoli come coscienza secondaria, e siamo connessi alla coscienza primaria. Non potremmo esistere senza questa forza della vita. In effetti, la scienza comincia a capire che qualsiasi cosa fisica (inclusi voi e io) è solamente la punta di un immenso iceberg. La domanda è, qual è il campo che tiene unita tale forza e come facciamo a contattarla?
Il cervello ha gli strumenti, per così dire, per facilitare entrambi questi livelli di coscienza. Quando la coscienza è facilitata attraverso il cervello umano, il risultato finale è detto mente. La mente è ciò che il cervello fa. La mente è il cervello al lavoro, in azione. E' prodotta quando un cervello in azione è animato dalla vita. Non c'è alcuna mente senza l'espressione fisica della vita attraverso un cervello in azione. Allora la mente è il prodotto della coscienza che manipola questo abile strumento chiamato cervello. Il cervello senza la coscienza è inerte e senza vita. Poichè entrambi questi livelli specifici di coscienza animano il cervello per creare la mente, dobbiamo avere due diversi dispositivi che operano nel cervello. Abbiamo la mente cosciente e la mente subcosciente ricamate in due diversi processi del cervello.
Naturalmente, il cervello ha due distinti sistemi generalizzati, con l'hardware appropriato, per facilitare questi due tipi di coscienza. La sede della consapevolezza cosciente è nella corteccia cerebrale, che è il nostro cervello pensante. La "corona" del nostro cervello, la corteccia cerebrale è la sede della nostra personalità che possiede il libero arbitrio. E' la parte del cervello che ci rende unici, che ci distingue dagli altri individui. La corteccia cerebrale, perciò, si trova dove risiede la coscienza secondaria. Tutte le nostre esperienze individuali e di apprendimento intenzionale in questa vita sono registrare ed elaborate nella corteccia cerebrale.
Le parti del cervello che funzionano sotto il controllo subconscio sono il cervello medio, il cervelletto e il tronco encefalico. Per la maggior parte, queste regioni non hanno centri coscienti. Possiedono, però, un'intelligenza che non solo mantiene in ordine il corpo, ma si occupa di una lista infinita di cose da fare. Grazie a Dio, voi ed io come esseri coscienti non dobbiamo essere responsabili delle 100.000 razioni chimiche al secondo in ogni cellula delle 70-100 trilioni di cellule del nostro corpo. La coscienza che usa queste parti del cervello è letteralmente la nostra connessione al campo quantico della coscienza primaria.
Per riassumere, allora, il cervello è l'organo che la coscienza usa per manipolare i pensieri nell'apprendimento e nelle nostre esperienze. La mente è il prodotto del cervello in azione. La mente opera quando il cervello è "vivo", elaborando meccanismi consci e subconsci. La coscienza ha due qualità specifiche. La coscienza primaria è l'osservatore, la sorgente, il campo quantico, e voi e io siamo connessi a questo dal modo in cui il nostro cervello è agganciato a quel campo attraverso il cervello medio, il cervelletto e il tronco encefalico. La coscienza secondaria è il viaggiatore, la personalità con il libero arbitrio che impara ed evolve la sua comprensione per un'espressione più grande della vita. La sua sede è la corteccia cerebrale.
Quando riusciamo a unire la nostra mente cosciente a quella mente infinita con potenziali illimitati, abbiamo allora accesso a un mondo di nuove possibilità. Infatti, c'è una scienza specifica che studia quello che succede nel cervello quando emuliamo l'osservatore. Quando iniziamo a mettere in atto il nostro diritto divino di creare, ci eclissiamo con l'osservatore. Ora, l'osservatore come coscienza primaria sta osservando la nostra osservazione come coscienza secondaria. Una volta che comprendiamo come funziona il cervello nel creare la mente, possiamo iniziare il nostro viaggio verso futuri potenziali sconosciuti.
Joe Dispenza da "Scienza e Conoscenza n°14"
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