
Noi non ci sentiremo in pace a lungo fino a quando ci riteniamo vulnerabili alle malattie e agli incidenti, soggetti a diventare vecchi e fiacchi e a morire. Senza un cambiamento di percezione riguardo a ciò che siamo, l'ansia turberà sempre tutto ciò che pensiamo e facciamo e anticiperà la venuta dell'annullamento finale. In qualche modo dobbiamo cominciare a renderci conto che viviamo ora ed eternamente come Amore. Io sono convinto che veniamo in questo mondo solo per imparare e insegnare ad amare. La durata del nostro incarico varia, ma quello che ognuno di noi da e riceve rimane lo stesso: Amore.
Lavorare con i bambini di fronte alla morte e con le loro famiglie mi ha aiutato a superare la mia paura della morte e a mettere in dubbio l'idea che essa sia una fine. (...)
La maggior parte di noi, al Centro di guarigione degli atteggiamenti mentali, considera la morte come una transizione. Conoscere questi ragazzi è per noi una benedizione, perché essi ci insegnano che c'è una grossa differenza tra vita e corpo, che il corpo è temporaneo, mentre la Vita, essendo spirito, è senza fine. Il loro è stato un messaggio di vita, di vita eterna, che ci ha fatto comprendere che vivere è sinonimo di amare.
Il primo bambino del Centro che è morto è stato Greg di undici anni. Quando non ci fu più alcun farmaco da somministrargli e capimmo che non gli restava più molto da vivere, un coetaneo del suo gruppo gli chiese: "Come pensi che sarà morire?" Sono certo che non dimenticherò mai la sua risposta: "Io credo che quando muori abbandoni semplicemente il corpo, che comunque non è mai stato reale. Poi sei in paradiso, in unità con tutte le anime, e qualche volta torni sulla terra per fare l'angelo custode di qualcuno. Credo che sia questo che mi piacerebbe fare".
Un altro membro della famiglia del centro, Will, un quattordicenne affetto da sarcoma Ewing, registrò un'intervista con me due settimane prima di morire. Egli era convinto che noi tutti accettassimo alcuni incarichi prima di nascere in questo mondo. Alcuni sono di lunga durata, altri sono più brevi, ma la quantità di tempo non è importante. Will sapeva che il suo era un incarico breve, ma sapeva anche che, finché respirava, tale incarico non era finito.
Fino a quando il nostro corpo è in vita, il nostro compito è di usarlo come mezzo per diffondere Amore...
Ovviamente non esiste alcuna regola sul modo di ricordare una persona cara e non si dovrebbe mai forzare l'apparenza della pace e dell'amore. Tuttavia, durante il decorso della malattia di un bambino, alcuni genitori raggiungono la consapevolezza che il loro figlio è più di un corpo, e allora sanno che il loro rapporto non finirà con la sua morte. Sono certo che questo non significhi illudersi, ma riconoscere la realtà, e aiuti i genitori non solo a sopportare meglio il momento della morte, ma a vivere con la pace nel cuore una simile prova, perché essi continuano a sentirsi uniti al loro bambino per mezzo dell'Amore.
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Tempo fa organizzammo una giornata d'incontro con 25 famiglie che avevano perso un figlio (...) Ognuna delle storie raccontate dai genitori mi fece ricordare dell'intimo legame che unisce tutte le persone di questa terra. Siamo tutti parte di un'unica famiglia, e ogni individuo è nostro fratello, anche se spesso lo dimentichiamo.
Diversi genitori presenti dissero che, anche mentre stava morendo, il loro bambino aveva insegnato loro molte cose, e che per molti versi i tradizionali ruoli genitori-figli si erano invertiti. Tutti affermarono che continuavano a sentire nel cuore la forza, il conforto e la presenza dello spirito d'amore del loro bambino e che in diversi modi sentivano che il loro rapporto con lui continuava. E questo, dissero, aveva su di loro un grande potere di guarigione.
Molte cose ci risultano incomprensibili semplicemente perché non siamo ancora pronti per capirle, e questa è la ragione per cui ascoltare con pazienza le esperienze e i punti di vista degli altri è un conforto e un sollievo non solo per loro, ma anche per noi stessi. L'amore vede al di là delle differenze, perché nota una cosa molto importante: che ci assomigliamo tutti, dal momento che tutti siamo Amore.
