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21 ottobre 2011

Come diventare maghi delle coincidenze


L'occorrenza delle coincidenze significative sembra aumentare con la meditazione.
Frank Joseph

Se si opta per un punto di vista matematico e statistico, è naturalmente abbastanza ovvio ritenere che le coincidenze non possano essere evocate o provocate. Se invece si sceglie un approccio olistico o multidimensionale, diventano possibili tante cose.
Molti di coloro che hanno studiato la questione sono inclini a ritenere che gli eventi sincronistici diventino più frequenti se si praticano meditazione, yoga, training autogeno, qi gong e altri esercizi che accrescono la concentrazione della coscienza.
Personalmente ho scoperto la meditazione trascendentale nel 1971 e da allora ho provato e praticato varie tecniche. Non sono stato sempre disciplinato e regolare, ma da allora una qualche forma di meditazione è sempre stata presente nella mia vita.
Il brano che segue è tratto dal sito dello scrittore e conferenziere Peter Russell (...)

Come diventare un mago

Un mago conosce le leggi della creazione e sa come servirsene.
Un mago permette alla sincronicità di manifestarsi.
Un mago segue tre principi basilari.
Il primo principio è quello del benessere psicofisico. Più sono riposato, più la mia mente e il mio corpo sono rilassati, più sono in contatto con me stesso, più mi sento libero, più la mia anima è serena, più sto bene. E meglio sto, più facilmente capitano degli eventi sincronistici.
Allo stesso modo, quando non sono in equilibrio, quando sono stanco, stressato, esausto, tutto preso dalle preoccupazioni o comunque turbato in un modo o nell'altro, la sincronicità non si manifesta frequentemente.
Non possiamo far accadere gli eventi sincronistici. E' nella loro stessa natura che accadano per coincidenza. Non possiamo controllare o manipolare il mondo per creare le sincronicità: la loro fonte non è di questo mondo. Eppure le possiamo incoraggiare, possiamo aprirci a esse. E questo accade quando ci apriamo a noi stessi, alla nostra completezza interiore.
Per un mago la propria completezza è una priorità. Un mago cerca di mantenersi riposato, rilassato, centrato e puro.

Una seconda caratteristica degli eventi sincronistici è che essi tendono a supportare i nostri bisogni. Sembra che ci portino ciò di cui abbiamo bisogno, nel momento giusto. E' come se l'universo avesse a cuore i nostri interessi e facesse sì che si compiano in modi che noi non ci saremmo mai sognati. Per citare un famoso maestro indiano, si tratta del supporto della natura.
Noi supportiamo la natura trovando un centro e mantenendolo, e la natura ci supporta fornendoci le occasioni per realizzare i nostri bisogni. Questo è ciò che rende gli eventi sincronistici così magici e notevoli, delle coincidenze appunto.
Per far sì che il supporto della natura entri nelle nostre vite, dobbiamo seguire il secondo principio della magia, l'intuizione.
Può essere difficile, perché spesso è difficile discernere la vera intuizione da tutto quello che emerge dal nostro inconscio.
Per me, seguire un'intuizione significa seguire i miei sentimenti, non i miei pensieri. (...)
E' come se una coreografia cosmica avesse già organizzato le coincidenze, e queste stessero solo aspettando di accadere. Captiamo le possibilità attraverso una piccola antenna mentale e le notiamo come un vago solletico alla nostra attenzione, un'intuizione appunto.

Ed ecco l'ultimo principio che ho scoperto. Posso stare da solo nella mia casetta, isolato nel bel mezzo della foresta, in pace con me stesso, centrato, completo e in contatto con la mia intuizione, senza però assistere a nessuna coincidenza. Le coincidenze significative sembrano coinvolgere quasi sempre altre persone, in un modo o nell'altro. E' come se l'interazione con gli altri desse più opportunità alla coreografia cosmica di arrivare fino a noi.
Anche se non possiamo far sì che gli eventi sincronistici accadano, possiamo creare un ambiente favorevole fatto di completezza e di apertura all'intuizione dentro di noi; e fuori di noi possiamo andare nel mondo e impegnarci pienamente, mescolarci con il campo sociale, uscire e darci da fare.
Giocare ogni partita e interpretare qualunque ruolo si addica alle nostre intuizioni. Giocarsela pienamente in base a ciò che ci dice la nostra anima, in modo da ottenere la pienezza interiore, la gioia e la completezza. In fin dei conti, non c'è ragione di soffrire mentre si gioca.
Questo è il terzo principio della magia, quello del muoversi e darsi da fare. Interpretare la nostra parte nel mondo e consentire alla coreografia di prendere vita.

Da
Le Coincidenze non Esistono
Le regole che governano la legge dell'attrazione e della sincronicità


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