
La maggior parte dei problemi di salute ha la sua radice nel subconscio. In altre parole noi ci carichiamo inconsciamente di una malattia psicosomatica per ricevere attenzione o per superare o meglio aggirare qualche genere di trauma emozionale.
Tutto ciò ovviamente non succede consciamente. Il malato stesso infatti non è consapevole che lì giacciono le cause delle sue sofferenze. (...) I suoi dolori e le sofferenze sono reali anche se un medico sarà difficilmente in grado di diagnosticare un problema psicosomatico senza conoscere a fondo la situazione familiare e senza prendersi più di cinque minuti di tempo per il suo paziente.
Inoltre è necessaria una grossa quantità di intuizione. Una cosa è però assolutamente sicura: con pasticche, farmaci o altri rimedi si arriverà difficilmente alla salute e se i sintomi spariscono, o il subconscio creerà un'immunità contro le medicine o provvederà al sorgere di una nuova malattia. (...) Se il subconscio ha ragione di credere che il corpo è in un modo o nell'altro minacciato inizierà subito a produrre sintomi di malattie per risvegliare l'attenzione della coscienza logica. (...) E raggiunge il suo scopo cambiando le sostanze chimiche del corpo, le frequenze elettriche o la fisiologia per produrre sintomi e risvegliare l'attenzione.
Ci sono quelli che sostengono come sia ridicolo pensare che il subconscio possa fare in modo che una cellula possa cambiarsi in qualcosa di diverso da ciò che è programmato nel suo codice originale, il suo DNA. Ma è esattamente quello che può fare il subconscio o meglio lo spirito che lo controlla. (...)
Supponiamo che in un incidente un muscolo venga leso, mutilato o parzialmente strappato. (...) Come sa il corpo quali tipi di cellule sono richieste nella parte ferita e in quale ordine? Come sa in quale modo avviare la produzione di cellule al tempo giusto e nel luogo giusto e far diventare le une cellule specifiche per i muscoli e le altre invece cellule per i vasi sanguigni?
Se il subconscio è in grado di ri-programmare un completo sistema di produzione per un periodo specifico per creare un effetto particolare in un'area ben delimitata, non dovrebbe di conseguenza avere grandi problemi nella produzione di una semplice, non specializzata cellula che si comporta tutt'altro che normalmente e causa quello che noi chiamiamo cancro.
Non avrà quindi nessuna difficoltà a produrre la sclerosi multipla o ogni altra malattia fisica. Lui ha il potere di cambiare le informazioni codificate nel DNA di ogni cellula se lo considererà necessario per i suoi propositi. Il problema è che il subconscio decide da solo ciò che è buono o non buono per il corpo, se ne sente responsabile e molto spesso sorvola i desideri dello spirito che in realtà dovrebbe controllarlo.
Una guarigione spirituale si rivolge direttamente allo spirito (o anima) per dargli la forza di combattere l'arrogante subconscio. (...) Se vi trovate in una situazione che nei primi tempi della vostra vita ha causato un trauma, il subconscio con un sistema d'allarme vi ammonirà di fare attenzione. E se tale situazione si ripete ancora una volta, reagirà con sintomi come fobia o panico. I medici, con un arsenale di prodotti chimici a loro disposizione, e con molta leggerezza, prescrivono diverse pillole ecc. per reprimere i sintomi, ma tale repressione non risolve i problemi. Fintanto che esiste la causa il subconscio produrrà di continuo altri sintomi. (...)
Cancro è il nome dato a una cellula maligna ma non è la causa: è un sintomo. Chiedete al vostro dottore che cosa ha potuto trasformare una cellula normale in maligna e lui vi risponderà: "Un cambiamento chimico nel corpo". Tuttavia neanche questo è il motivo. (...)
Non è il cancro che uccide bensì la causa. (...)
Io non vedo né sento la persona fisica che mi sta di fronte poichè talvolta è necessario osservare la sua anima o la sua personalità emozionale. Ho imparato che un trattamento coronato da successo è possibile solo se si sviluppa una spiccata capacità di immedesimazione con il paziente e le sue necessità emozionali. (...)
Guarire spiritualmente non significa solo posare le mani su qualcuno, bensì dare alle persone la possibilità di guardare il loro mondo interiore. (...)
L'uomo guarisce se stesso: dottori e guaritori possono solo aiutarlo in questo processo. (...)
I guaritori curano molti problemi emozionali permettendo al paziente di liberarsi dallo stress e dalle tensioni inconscie rilassando lo stato di coscienza ordinaria ed entrando in quello meditativo. Quando il campo elettromagnetico del paziente viene ricaricato dal guaritore, si sprigionano involontariamente le emozioni a lungo represse. Talvolta queste giacciono appena sotto la superficie e vengono trattenute prigioniere da una coscienza che fa resistenza a se stessa. Però nello stato meditativo indotto dal trattamento, la barriera che ostacola tali emozioni si rompe ed esse emergono a galla. Le conseguenti lacrime che sgorgano non sono indice d'infelicità.