
La chiave per mantenere la salute mentale in un mondo folle sta nel comprendere e mantenere la nostra relazione con la realtà. (...) la vera realtà che connette tutti con tutto. Come esseri umani, non siamo onnipotenti, ma siamo potenti. Comprendere tanto la vastità quanto i limiti di quel potere per poi agire di conseguenza è la chiave per contribuire con la nostra assennatezza alla manifestazione di un mondo più assennato. Noi non siamo né assoggiettati a un Dio vendicativo né vittime di un Universo casuale. Proprio come ogni cellula del nostro corpo contiene le nostre informazioni genetiche, ciascuno di noi custodisce una chiave per l'umanità nel suo insieme. Il programma per un futuro amorevole sta qui, e deve soltanto essere attivato attraverso la nostra consapevolezza e le nostre azioni consce.
Quei cosiddetti peccati di cui ci siamo lamentati non sono altro che errori, o mutazioni, se vogliamo. Come batteri di fronte alla questione di vita o di morte che è la scelta tra mutare o morire, noi umani non possiamo più sostenere noi stessi con l'attuale forma d'insania.
Abbiamo il potere di scegliere nuove risposte. Sebbene alcune di tali risposte possano essere viste come errori o vicoli ciechi, alla fine nell'insieme esse ci guideranno nella direzione dei nostri sé emergenti.
Come figli adulti di Dio, adesso capiamo che la guarigione del mondo va dall'interno all'esterno. Tutto quello che facciamo individualmente per diventare più coerenti e compassionevoli si rifletterà nel campo come increspature su una pozza d'acqua. Il simile genera il simile. Quello che avrete seminato, raccoglierete.
Le persone compassionevoli e coerenti non hanno bisogno di dominare gli altri, ma piuttosto cercano di potenziare in ogni altra persona la cooperazione invece della competizione. E perché? Perché un mondo coerente e armonico sarebbe nel migliore interesse di tutti. Forse era questo che Gesù intendeva con le parole "i miti erediteranno la terra".
Per chi sia già coinvolto nella crescita personale e spirituale, nella salute olistica e nel nuovo pensiero, è giunto il momento di applicare quella conoscenza e quella saggezza al mondo nel suo insieme. E' ora di andare al di là delle limitazioni insite nella ricerca della nostra buona sorte personale nell'isolamento. Non ha alcun senso avere una vita adeguata ma non un mondo adeguato. Di fatto, è ora di compiere la mossa di potere che consiste nel fare un balzo emergente in prima fila per mettere alla prova i principi spirituali nella realtà collettiva.
Abbiamo il potere di scegliere nuove risposte. Sebbene alcune di tali risposte possano essere viste come errori o vicoli ciechi, alla fine nell'insieme esse ci guideranno nella direzione dei nostri sé emergenti.
Come figli adulti di Dio, adesso capiamo che la guarigione del mondo va dall'interno all'esterno. Tutto quello che facciamo individualmente per diventare più coerenti e compassionevoli si rifletterà nel campo come increspature su una pozza d'acqua. Il simile genera il simile. Quello che avrete seminato, raccoglierete.
Le persone compassionevoli e coerenti non hanno bisogno di dominare gli altri, ma piuttosto cercano di potenziare in ogni altra persona la cooperazione invece della competizione. E perché? Perché un mondo coerente e armonico sarebbe nel migliore interesse di tutti. Forse era questo che Gesù intendeva con le parole "i miti erediteranno la terra".
Per chi sia già coinvolto nella crescita personale e spirituale, nella salute olistica e nel nuovo pensiero, è giunto il momento di applicare quella conoscenza e quella saggezza al mondo nel suo insieme. E' ora di andare al di là delle limitazioni insite nella ricerca della nostra buona sorte personale nell'isolamento. Non ha alcun senso avere una vita adeguata ma non un mondo adeguato. Di fatto, è ora di compiere la mossa di potere che consiste nel fare un balzo emergente in prima fila per mettere alla prova i principi spirituali nella realtà collettiva.
Un ottantina di anni fa un sedicente uomo d'affari di 32 anni era pronto a porre termine alla sua vita. Aveva fatto bancarotta, aveva fallito ogni attività imprenditoriale ed era arrivato a credere che sua moglie, la sua famiglia e il mondo intero sarebbero stati meglio senza di lui. Mentre stava contemplando l'idea di buttarsi nel lago Michigan, un pensiero pazzesco gli attraversò la mente. Ebbe l'impressione che buttare via la sua vita fosse uno spreco: dato che stava comunque per rinunciarvi, perché non dedicarla alla scienza? Perché non donare la sua vita al mondo e viverlo come un esperimento scientifico?
Il giovane era Buckminster Fuller, ed egli visse per altri 55 anni dopo quell'epifania, diventando il noto inventore e filosofo che diede al mondo la cupola geodetica e il concetto dell'Astronave Terra. Forse nella sua vita c'è un indizio per tutti noi. Forse la vita ci è data non solo per essere vissuta, ma per donarla al mondo in un grande esperimento al fine di vedere se, insieme, possiamo realizzare la "prosperanza". Come i batteri, anche la razza umana è in corsa contro il tempo. La domanda è: Raggiungeremo la massa critica prima di raggiungere il massacro critico?".
Se i fisici hanno ragione, l'unica cosa di cui possiamo essere certi è l'incertezza. La realtà non accade finché non decidiamo di farla accadere attraverso le nostre credenze collettive; ma possiamo essere certi delle nostre amorevoli intenzioni. Il nostro grande esperimento comporta l'applicazione di quell'amorevole intenzione nella nostra vita e nel nostro mondo. In altre parole, il miglior modo per accettare l'incertezza nel mondo è con la certezza del cuore. (...)
Attualmente stiamo affrettandoci verso il nostro terzo transito attraverso il punto di equilibrio tra il regno spirituale e il regno materiale. Ciò che ci parerà dinanzi quando arriveremo sarà definito dalla nostra scelta tra due strade alternative. Possiamo scegliere di rimanere nello stesso mondo familiare di dualità duellanti, in cui fondamentalisti religiosi e scienziati riduzionisti continuano a polarizzare la gente; questa strada ovviamente continuerà a condurci incontro alla stessa destinazione verso cui siamo diretti ora: l'imminente estinzione. Oppure, mentre ritorniamo verso il punto di equilibrio, possiamo scegliere di risolvere le nostre differenze cercando l'armonia al di sopra della polarità. (...)
Stiamo parlando di un nuovo paradigma di base, paradigma fondato su una integrazione della nuova scienza e dell'antica saggezza spirituale. Pur non essendo ancora stato scelto alcun nome ufficiale per descrivere la prossima versione di civiltà, definiremo il nuovo paradigma di base come olismo.
Da
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