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6 agosto 2010

Osho: meditazione e consapevolezza - Il ponte della mente


La natura stessa della mente è essere nel caos, perchè è uno stadio transitorio. Dalla natura alla supernatura, la mente è solo uno stadio intermedio. Nessuno stadio transitorio può essere ordinato. Come potrebbe?
Quando ti sposti da uno stadio all'altro, la fase intermedia sarà inevitabilmente nel caos.
Non c'è modo di mettere ordine nella mente. Quando stai trascendendo la natura, e ti stai muovendo nella supernatura, quando muti dall'esterno all'intero, dalla materia allo spirito, è inevitabile che esista una fase intermedia in cui ti sentirai perso, in cui non apparterrai a questo mondo e ancora non farai parte dell'altro.
Questo è il caos: questa sponda è stata lasciata e l'altra ancora non è stata raggiunta. Nel mezzo, ogni cosa è in disordine; se resti nel mezzo, sarai sempre nel caos.
La mente deve essere trascesa, non è qualcosa con cui vivere.(...)
In nessun luogo esiste il caos, tranne che dentro di te, perchè la natura è stabile, là dove si trova. Essa non sta progredendo: in natura, non esiste evoluzione, nè esiste in Dio. La natura è felice nella sua inconsapevolezza, e Dio è estatico nella sua consapevolezza.
Tra quelle due realtà, tu sei in difficoltà. Sei teso. Non sei nè inconsapevole, nè cosciente. Vagoli come un fantasma. Non hai un' ancora. Senza radici, senza casa, come può la mente essere a suo agio? Ricerca brancola, senza trovare nulla. Di conseguenza, tu sei sempre stanco, sempre più frustrato, sempre più irritato. Cosa ti succede? Sei in un circolo vizioso e tutto questo persisterà, a meno che non impari qualcosa che possa sciogliere la tua mente, che possa svuotarti la mente.
La meditazione non è che questo. La meditazione è un modo per liberare l'essere dalla morsa della mente, per lasciar cadere la mente, per andare oltre il ponte, per entrare nell' ignoto, per fare un balzo nel mistero.
Per questo vi ripeto di non fare calcoli, perchè il calcolo è proprio della mente. Per questo affermo che la ricerca spirituale non è un passaggio graduale, bensì un balzo improvviso. E' coraggio, non è calcolo. Non appartiene all'intelletto, perchè l'intelletto è parte della mente. E' qualcosa che appartiene di più al cuore.
Ma più scendi in profondità, più sentirai che è addirittura oltre il cuore. Non è pensare, nè sentire. E' più profondo, più totale, più esistenziale di queste due cose.
Solo quando inizi a operare per conseguire la non-mente, pian piano, la pace discenderà in te.
Pian piano, discenderà il silenzio e sentirai una musica: la musica dell' ignoto, la musica dell' inespresso.
Allora, ogni cosa sarà di nuovo in ordine: si tratta solo del passaggio della mente; è inevitabile che sia nel caos, poichè hai abbandonato il passato in cui eri sistemato, nel quale avevi radici, e ti stai muovendo verso un futuro nuovo, dove tornerai ad avere radici, ad ambientarti.
Ma, nel mezzo, si trova l'uomo. L'uomo non è un essere, l'uomo è un passaggio. L'uomo non è qualcosa: è solo un viaggio, una corda tesa tra la natura e la supernatura. Per questo egli è teso. Se resti umano, rimarrai teso: o cadi a un livello inferiore, oppure ti elevi alla sfera che trascende l'umano.
Solo l'uomo è nel caos. Guarda la natura: i corvi gracchiano, i passeri cantano, ogni cosa è perfetta. Nella natura non esistono problemi. I problemi nascono con la mente dell'uomo e si risolvono allorchè la mente dell'uomo si dissolve.
Quindi, non cercare di risolvere i problemi della vita usando la mente. Non ci riuscirai mai. Questa è la cosa più stupida che si possa fare. Devi comprendere che la mente è un ponte, osservalo. Non è eterno, è momentaneo.(...)
La comprensione è parte del trascendente, non della mente. Il sapere è della mente, la comprensione no.

Da "Meditazione - il risveglio della consapevolezza" - Osho


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