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16 novembre 2011

Scegliamo tutti insieme un futuro positivo per l'umanità!


John Wheeler, fisico di Princeton e collega di Albert Einstein, mentre si sforzava di comprendere il ruolo dell'umanità nel mondo, giunse alla seguente conclusione:
"Avevamo questa vecchia idea che là fuori ci fosse un Universo e qui ci fosse l'uomo, l'osservatore, al sicuro, protetto dall'Universo da una lastra di cristallo di 15 cm. E adesso impariamo dal mondo quantistico che anche per osservare un oggetto così minuscolo come un elettrone dobbiamo mandare in pezzi quella lastra di cristallo... e così la vecchia parola osservatore deve semplicemente essere depennata dai libri, e al suo posto dev'essere inserita la nuova parola 'partecipante'. "
Con queste parole Wheeler ci sta dicendo che le implicazioni della fisica quantistica enfatizzano il fatto che noi creiamo la realtà attraverso le nostre percezioni. Estendere l'idea di Wheeler fino alla sua conclusione logica rivela che nessun particolare futuro è una certezza.
Ci sono alcuni futuri scenari che sono probabilità e molti altri che sono mere possibilità.

Il campo interrelato che tutti noi creiamo con i nostri pensieri collettivi influenza tutti i potenziali esiti.
Quella che i teologi hanno definito libero arbitrio in realtà rappresenta il nostro potere di partecipanti co-creatori.
Il nostro non è un Universo dall'alto in basso in cui la realtà è predeterminata e dettata dall'alto, bensì un Universo dal basso in alto in cui i pensieri collettivi si assemblano fino a raggiungere la coerenza necessaria a creare una realtà o un'altra.
Come esempio pertinente, la tremenda circostanza nota col nome di Armageddon non è né una eventualità né una inevitabilità: è una scelta.
Se un numero sufficiente di persone sul pianeta crede che l'Armageddon accadrà, direttamente o indirettamente è probabile che troveranno un modo per farlo accadere.
Tuttavia, lo stesso vale per la realtà alternativa del "Disarmageddon", se abbastanza individui sceglieranno quel futuro.

E così, Dio o una qualsiasi Presenza Divina hanno forse una qualche influenza in questo mondo? Il teologo David R. Griffin ha suggerito che ci sia, in effetti, una divina influenza, e che essa emani dal nostro cuore.
Attraverso la nostra libera volontà di esprimere l'amore, attraverso la semplice pratica della Legge Aurea, un Dio amorevole è reso manifesto sulla Terra. Non abbiamo neanche bisogno di sapere quale sia l'aspetto di questo Dio amorevole, o se Egli o Lei o Esso esista da qualche parte là fuori.
L'infernale manifestazione dell'olocausto, così come gli innumerevoli esempi di compassione collettiva che esso ha ispirato, sono tutte espressioni collegate alle scelte umane. Ciò che chiamiamo il Messia, "il salvatore promesso e atteso", può essere un progetto fai-da-te e non una operazione compiuta dall'alto.
Tutto si riduce a che cosa scegliamo collettivamente.
Come ha detto il teologo Griffin, "Dio è persuasivo, non coercitivo".


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