con il significato della propria vita, esprimono il loro disagio percependosi come malate o con il continuo sospetto di esserlo. Se l'anima di una persona soffre o si sente imprigionata nella situazione in cui si trova - sia essa affettiva, lavorativa o esistenziale - è possibile che il desiderio di protesta, o di morte, si manifesti come paura, o fantasia, di una malattia più o meno grave. (...) Lo stesso vale di solito per una malattia grave. Il corpo non è che il mezzo tramite il quale l'anima ci insegna. L'anima è come il vento e il corpo la sabbia, sulla quale l'anima lascia le proprie tracce.
Da "Pensare col Corpo" - J. Tolja & F. Speciani
