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15 ottobre 2010

Consueto come la telepatia


Dov'è localizzata la nostra mente? Ci hanno insegnato a credere che sia dentro la nostra testa, che l'attività mentale non sia altro che attività cerebrale. Alcune prove sperimentali descritte in questo articolo suggeriscono che la nostra mente si estenda ben oltre il cervello; sviluppandosi attraverso dei campi che ci collegano al nostro ambiente e gli uni agli altri
I campi mentali sono radicati nel cervello, proprio come i campi magnetici che circondano un magnete sono radicanti nel magnete stesso, o come i campi di trasmissione attorno ai telefoni cellulari sono radicati nel telefono e nella sua attività elettrica interna. (...) I campi mentali ci aiutano a spiegare la telepatia, la sensazione di essere osservati ed altre capacità molto diffuse ma tuttora prive di spiegazione. Soprattutto, i campi mentali sono alla base della normale percezione quale parte essenziale della vita.
(...)
Avvolte quando guardo qualcuno da dietro, lui o lei si volta e guarda dritto verso di me. E talvolta mi volto all'improvviso per scoprire che qualcuno mi sta fissando. Le statistiche dimostrano che oltre il 90% delle persone hanno avuto esperienze come queste. La sensazione di essere osservati non dovrebbe avvenire se l'attenzione è tutta dentro la testa. Ma se si protende all'infuori e ci collega a quello che stiamo guardando, allora il nostro guardare potrebbe avere un effetto su quello che guardiamo. E' solamente un'illusione, o esiste veramente la sensazione di essere osservati? (...)
Le persone istruite sono state educate a credere che la telepatia non esista. Alla stregua di altri cosiddetti fenomeni psichici, la telepatia è respinta come un'illusione. La maggior parte delle persone che aderiscono a queste opinioni, cosa che facevo anch'io, non lo fanno sulle basi di un attento esame delle prove. Lo fanno perchè c'è un tabù sul considerare seriamente la telepatia. Questo tabù è correlato al paradigma prevalente o modello della realtà nella scienza istituzionale, cioè alla teoria della mente-dentro-il-cervello, secondo la quale la telepatia ed altri fenomeni psichici, che sembrano implicare misteriose specie di "azioni a distanza", non possano assolutamente esistere. (...)
Mi sono inizialmente interessato al soggetto della telepatia anni fa, e cominciai a cercarne delle prove negli animali che conosciamo meglio, cioè gli animali domestici. Presto iniziai a trovare numerose storie di proprietari di cani, gatti, pappagalli, cavalli ed altri animali che insinuavano che questi animali sembravano capaci di leggere la loro mente e le loro intenzioni.
Attraverso annunci al pubblico mi sono costruito un'ampia banca dati di questo tipo di storie, al momento contenente oltre 3.500 casi. Queste storie si suddividono in varie categorie. Ad esempio, molti proprietari di gatti affermano che il loro animale sembra intuire quando hanno intenzione di portarlo dal veterinario, ancora prima che abbiano tirato fuori la gabbietta o manifestato qualsiasi apparente indizio della loro intenzione. Alcuni sostengono che i loro cani sanno quando li porteranno a fare una passeggiata, anche quando sono in un'altra stanza, senza essere visti o sentiti, e quando la persona sta solamente pensando di portarli a fare una passeggiata. Certamente, nessuno pensa che questo comportamento sia soprendente se succede in un orario di routine, o se i cani vedono la persona che si prepara ad uscire, o sentono la parola "andiamo". Deducono che sia telepatico perchè sembra succedere in assenza di tali indizi.
Una delle affermazioni più comuni e più testabili sui cani e sui gatti è che sanno quando i loro proprietari stanno tornando a casa, in alcuni casi anticipando il loro ritorno di dieci minuti o più. (...) Attraverso centinaia di esperimenti videoregistrati, i miei colleghi ed io abbiamo dimostrato che i cani reagiscono alle intenzioni dei loro proprietari di tornare a casa anche se sono distanti parecchie miglia, anche quando ritornano ad orari casuali, ed anche quando viaggiono con veicolo insoliti come i taxi. La telepatia sembra la sola ipotesi che possa rendere conto dei fatti.

Nel corso della mia ricerca sui poteri senza spiegazioni degli animali, ho sentito di molti cani e gatti che sembravano anticipare le chiamate telefoniche da parte dei loro padroni. (...) Questo mi ha portato a riflettere che io stesso ho avuto tale esperienza in quanto, senza alcun apparente motivo, avevo pensato a delle persone che poco dopo hanno chiamato. Ho chiesto alla mia famiglia e agli amici se avevano mai avuto questo tipo di esperienza, e presto ho scoperto che la maggior parte la conosceva molto bene. Alcuni dissero che sapevano quando la loro madre o il fidanzato o un'altra persona significativa stava chiamando perchè in questi casi il telefono aveva un suono diverso! (...) Questo è in realtà il tipo più comune di telepatia apparente nel mondo moderno. (...)
Gli studi di laboratorio di parapsicologi hanno già dato prove statisticamente significative per la telepatia. Ma la maggior parte delle ricerche di laboratorio ha prodotto effetti piuttosto deboli, probabilmente perchè la maggior parte dei partecipanti e "trasmittenti" erano estranei gli uni agli altri, e la telepatia normalmente dipende dai legami sociali.
I risultati degli esperimenti sulla telepatia telefonica danno effetti più marcati e più ripetibili perchè coinvolgono persone che si conoscono bene. Ho anche scoperto che ci sono sorprendenti legami telepatici tra le madri che allattano ed i loro bambini. Ugualmente, le reazioni telepatiche degli animali domestici ai loro proprietari dipendono da forti legami sociali. (...)
Telepatia letteralmente significa "sentire da lontano", e tipicamente implica la comunicazione di bisogni, intenzioni e pericolo. A volte le reazioni telepatiche sono sperimentate come sensazioni, talvolta come visioni o il sentire delle voci, e talvolta nei sogni. Molte persone ed animali domestici hanno reagito quando coloro ai quali erano legati hanno avuto un incidente o stavano morendo, anche se questo succedeva a molte migliaia di distanza.
C'è un'analogia di questo processo nella fisica quantistica: se due particelle sono state parte dello stesso sistema quantistico e sono separate nello spazio, queste mantengono una misteriosa connessione. Quando Einstein si rese conto per la prima volta di questa implicazione della teoria quantistica, pensò che quest'ultima fosse sbagliata perchè implicava quello che chiamava una "sconcertante azione a distanza". Gli esperimenti hanno dimostrato che la teoria quantistica ha ragione e che Einstein ha torto. Un cambiamento in una parte separata di un sistema può avere un effetto sull'altro istantaneamente. Questo fenomeno è conosciuto come non-località o non-separabilità quantistica.
La telepatia, come la sensazione di essere osservati, è paranormale solo se definiamo come "normale" la teoria che la mente è ristretta al cervello. Ma se la nostra mente si protrae oltre il nostro cervello, proprio come sembra fare, e si connette con altre menti, proprio come sembra fare, allora fenomeni come la telepatia e la sensazione di essere osservati sembrano normali.

Robert Sheldrake da "Scienza e conoscenza n°9"

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