Innamorarsi e soffrire per amore è un bene. Hai attraversato il fuoco che purifica, dà intuizioni e rende più presenti, attenti, consapevoli. E' una sfida che bisogna accettare. Coloro che non accettano questa sfida rimangono senza spina dorsale.
...Io non ti dico di abbandonare il tuo amore, affermo semplicemente che l'amore non ti porterà alcun appagamento.
Non è in mio potere cambiare la natura delle cose: affermo semplicemente un'evidenza. Se fosse in mio potere, mi piacerebbe che tu trovassi nell'amore il completo appagamento. Ma ciò non accade. Cosa possiamo fare?
E' una legge fondamentale della vita che l'amore ti condurrà a un' insoddisfazione sempre più profonda. Alla fine, l'amore ti condurrà a un' insoddisfazione tale da creare in te l'anelito per l'amante supremo, il divino, allora comincerai a ricercare l'innamoramento definitivo.
Il sannyas, la ricerca del vero che io propongo, è l'innamoramento definitivo: la ricerca del divino, la ricerca della verità.
Ed è possibile solo dopo che avrai vissuto tanti fallimenti amorosi, dopo che avrai amato e sofferto, e ogni sofferenza ti avrà portato una maggior consapevolezza, una comprensione sempre più grande.
Un giorno arriverai a riconoscere che l'amore può procurarti solo fugaci intuizioni - quei bagliori sono un bene, sono occhiate fugaci sul divino - e più di questo non può fare.
Eppure anche questo è già tanto perché, senza quei bagliori, non avresti mai investigato e non avresti mai ricercato il divino.
Coloro che non hanno mai amato e sofferto non diventeranno mai ricercatori del divino.
...Non ti dico di fuggire dagli innamoramenti, bensì di entraci in profondità. Io aiuto i miei sannyasin a innamorarsi perchè so che, alla fine, ogni amore è un fallimento. E se non arrivano a comprenderlo - attraverso le loro esperienze personali - la loro ricerca del divino rimane solo una finzione.
Estratto da
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Un'Introduzione alla visione di Osho
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